Ciò è la dimostrazione che l’azienda non può pensare di essere “sola” sul mercato ma si trova immersa in una rete di soggetti: fornitori, produttori e distributori.
Anzi è proprio la logistica che mette insieme aziende anche disomogenee fra loro (per tipologia di produzione, provenienza geografica, ecc.) integrando soggetti autonomi e semi – autonomi.
La gestione tradizionale della logistica ha mostrato i suoi limiti: livello eccessivo di scorte, inefficacia delle previsioni di vendita, scarso livello di terziarizzazione (servizi al cliente).
Per superare questi limiti le aziende si sono orientate verso una nuova visione: la supply chain. Dimentichiamoci un modello del tipo “il fornitore riceve gli ordini dal cliente, controlla la disponibilità ed eventualmente produce e consegna al cliente”: questo processo è oramai superato!
L’approccio supply chain è integrato, orientato al processo ed include subfornitori, fornitori, operazioni interne, clienti commerciali, clienti della distribuzione ed utilizzatori finali. Da cosa dipende la sua complessità? Proprio dal fatto che è gestione non solo dei materiali fisici ma anche delle informazioni!
Da ciò si deduce quanto sia importante, qualora si affidi in outsourcing (cioè ad una terza azienda) questo servizio, mettersi nelle mani dell’azienda giusta, con le competenze giuste; un’azienda di logistica integrata che funga da coordinamento efficace di più operazioni tra loro concatenate. Un’azienda che sappia coinvolgere i fornitori nella progettazione e perché no anche nello sviluppo di un nuovo prodotto, che sappia correttamente veicolare le informazioni tecniche e commerciali e che sia, dunque, integrata con il mercato. E non ultimo, l’azienda di logistica, nell’interesse del suo cliente, deve mettere in atto tutte le azioni necessarie per garantire al cliente finale la soddisfazione. E’ questo infatti l’obiettivo fondamentale: soddisfare il cliente finale. E si deve tener conto di questo e ne devono avere consapevolezza tutti gli attori di questa “catena”: tutti ne traggono un valore se il cliente finale è soddisfatto ed acquista.
Ciò che si muove lungo la supply chain, è quindi non solo il bene fisico (la merce), non solo l’informazione (e tutti i servizi integrati) ma soprattutto la qualità: una qualità globale che riguarda la conformità della consegna rispetto all’ordine ricevuto, l’integrità della merce spedita, l’assistenza post vendita, la soluzione di problemi imprevisti.
By Redazione