Nelle organizzazioni più complesse al vertice troviamo un direttore della logistica che ha il compito, non certo semplice, di coordinare tutta la supply chain e quindi deve possedere elevate conoscenze tecniche ed amministrative ma altresì deve essere in grado di gestire le risorse umane.
Il capo ufficio gestione scorte è, invece, responsabile della gestione delle scorte dell’intera azienda. Quindi si occupa di assicurare qualità del servizio al cliente finale (quale cliente sarebbe soddisfatto ricevendo la merce in ritardo o danneggiata?).
Abbiamo sempre detto che nella logistica moderna ed integrata circolano non solo le merci ed i servizi ma anche le informazioni. E di questo si occupa il responsabile del settore informativo che si occupa della gestione del sistema informativo: più grande è l’azienda, più complesse sono le sue funzioni.
Carrellisti, addetti alla preparazione, addetti al carico automezzi ed autisti si occupano della gestione fisica della merce sempre tenendo conto di quanto programmato a livello informativo.
In un’organizzazione così complessa non esiste un solo magazzino ma diverse tipologie ed ognuna con la sua funzione ed il suo scopo: questo perché il magazzino si interfaccia con un considerevole numero di soggetti ovvero fornitori, reparti di filiali esterne, reparti di produzione interna e clienti. Il magazzino, infatti, non distribuisce solo ma stocca, preleva, assembla, e produce persino (servizi). Si avrà, quindi, nelle organizzazioni moderne, un magazzino di materie prime, un magazzino di semilavorati, di prodotti finiti, di imballi e di spedizioni. In questo modo è anche più identificabile il concetto di magazzino come centro di costo.
Si comprende, quindi, come il vantaggio competitivo di un’azienda dipenderà dall’efficienza della logistica e dalla capacità, se il settore logistico è affidato in esterno a terzi, di affidarsi ad imprese efficienti, moderne e tecnologicamente avanzate con le risorse umane giuste e l’idonea organizzazione dei magazzini. A questo si deve aggiungere una adeguata modernità dal punto di vista tecnologico e non solo, degli impianti logistici perché questi siano atti a rendere compatibili i differenti mezzi di trasporto (le merci non viaggiano solo sui tir ma ad esempio arrivano via nave e poi vengono smistate sui tir). Si tratta di impianti di grande dimensione come terminal marittimi, autoporti, centri intermodali, interporti. L’insieme degli impianti forma la rete logistica complesso organico finalizzato allo scambio integrato delle merci tra le diverse modalità di trasporto.
By Redazione