Gli ecommerce in Italia stanno prendendo sempre più piede, anche contro tutte le previsioni che indicavano come un pubblico come quello italiano potesse non essere pronto a questo tipo di rivoluzione. E invece, secondo i dati che sono stati diffusi sugli acquisti online sembra che questo settore sia sempre più in ascesa anche in Italia.
Si parla, infatti, di un mercato che ha raggiunto i 27 miliardi di euro per il 2018, e che sarebbe in continua crescita. Un mercato che vedrebbe la preferenza, da parte dei consumatori, dell’utilizzo dei dispositivi mobili per l’acquisto, visto anche l’uso massiccio dei cellulari per svolgere ogni tipo di operazione. I settori più fiorenti per gli acquisti online sarebbero quelli legati al tempo libero, ai viaggi ma anche agli oggetti, come quelli appartenenti all’industria cosmetica, alla moda e agli alimentari.
Capire non solo quanto venga acquistato dagli italiani, ma anche quale sia il tipo di acquirenti che ricorre oggi agli acquisti online potrà aiutare chi si debba occupare di un ecommerce a migliorare la propria comunicazione, e anche ad aumentare il proprio fatturato con le tecniche giuste.
La carta d’identità degli acquirenti italiani
Quelli che vengono chiamati web shopper in Italia sono rappresentati da categorie ben determinate. In generale, l’acquisto online verrebbe realizzato da ben 22 milioni di italiani, una grossa cifra se si pensa alla ritrosia che tanti avevano rispetto all’acquisto online fino a poco tempo fa.
Sembra che coloro che acquistano online siano soprattutto gli habitué, cioè soggetti che abbiano una buona dimestichezza con i mezzi elettronici, e che si siano approcciati al sistema di acquisto online già diverse volte. Infatti, questi consumatori sceglierebbero il mercato online per la possibilità di avere una vasta scelta, ma anche per i prezzi più convenienti rispetto a quelli che si potrebbero trovare nei negozi “fisici”. L’acquisto online verrebbe effettuato, oltre che per il così detto intrattenimento, anche per l’informatica e l’elettronica, per l’abbigliamento, l’editoria, l’arredamento e, ormai, anche per gli alimentari.
I prodotti di bellezza sarebbero in forte crescita, anche se non si troverebbero ai primi posti, così come i giocattoli, che tanti genitori preferirebbero acquistare online. Un bel 30% degli acquisti, comunque, riguarderebbe il turismo e i viaggi. Molti biglietti vengono, quindi, acquistati online sia per i treni sia per altri tipi di trasporti. Lo stesso accadrebbe per le assicurazioni, per le quali online ci sarebbe comunque una maggiore competitività, quindi prezzi più abbordabili.
L’Italia deve ancora crescere
In ogni caso, rispetto a molti altri mercati, come quello inglese, quello francese e quello tedesco, l’Italia è ancora indietro e deve ancora crescere. Questo soprattutto in settori che paiono “intoccabili” per il nostro Paese, come quello alimentare, per il quale sembra esserci ancora una specie di timore reverenziale nell’acquisto online.
Tuttavia, proprio per il fatto di avere ancora un ampio margine di manovra e di crescita, gli ecommerce in Italia potranno fare grandi cose. Ovviamente, per crescere sarà necessario, in primo luogo, porsi quelli che sono obiettivi ambiziosi, non lasciandosi spaventare dalle difficoltà del mercato e dalla competizione con i grandi marketplace.
Proprio per questo chi voglia aprire un ecommerce italiano dovrà anche avere coraggio e non lasciarsi abbattere da quelli che sono i passaggi essenziali per arrivare al successo. Infine, l’ultimo punto che gli ecommerce italiani dovranno prendere in considerazione sarà la perseveranza. Moltissimi marketplace stranieri hanno iniziato con poche transazioni, con un magazzino limitato e con una clientela ristretta, per arrivare, oggi, ad assumere un posto in prima linea nel proprio settore. Per questo, chi voglia iniziare a commerciare online dovrà cercare di mettere a frutto le proprie idee con coraggio, volontà e perseveranza.
By Redazione